L'isola di Marettimo
L'isola di Marettimo (nome antico HIERA cioè Sacra) fa parte dell'Arcipelago delle Egadi, posto nell'estremità occidentale della Sicilia di fronte la costa compresa tra Trapani e Marsala. E' la più lontana delle Egadi ed è la più alta e montuosa delle tre, raggiunge i m. 686 del PizzoFalcone. L'isola fu la prima a staccarsi dalla Sicilia e dal continente italico, circa 600.000 anni or sono: ciò è ben riscontrabile nei suoi fondali, generalmente più alti di quelli di Favignana e Levanzo.
La lunghissima insularità di Marettimo, rispetto alle altre Egadi ha determinato almeno due conseguenze di straordinaria importanza: la diversità di evoluzione della fauna, ma più ancora della vegetazione, che ha fatto si che vi si mantenessero e sviluppassero preziosi endemismi inesistenti nel resto dell'arcipelago ed in Sicilia.
Una caratteristica che rende Marettimo unica è data dalla quantità e dalla bellezza delle sue grotte naturali emerse e sommerse. Le grotte emerse sono: La Grotta del Cammello, Grotta Ficaredda, Grotta del Presepe, Grotta Bombarda. Il modo più intimo di conoscerla è quello di girarla in barca, esplorando le sue coste, le grotte e le spiagge quasi tutte irraggiungibili a piedi.
La storia di Marettimo è una storia di invasioni e dalle molte dominazioni, tra cui quella araba che ha lasciato visibilmente il segno, con la tipica architettura delle case. Durante la prima guerra punica l'isola assunse un posto di primo piano, infatti nel 241 a.C. la flotta romana guidata da Lutazio Catullo sconfisse quella cartaginese. Nel 1601, i Saraceni furono sconfitti dai Normanni e Marettimo con le altre isole dell'arcipelago passò sotto il loro dominio. Anche i Normanni lasciarono un segno del loro passaggio, infatti Ruggero D'Altavilla, volendo fortificare anche quest'isola, trasformò la Torre Saracena in un inespugnabile castello.